Le vocali sono molto più soggette all'alterazione all'ingrosso, di quel che lo sieno le consonanti […]. (p. 70) - Whitney (1876) Vi è un grado d'assimilazione operato sulle vocali dalle consonanti con cui vengono a contatto immediato; ma i casi son piuttosto sporadici e spesso dubbi. L'influsso delle vocali su altre vocali, anche se separate da interposte consonanti, è più spiccato, e mena ad alcune classi importanti di fenomeni. (p. 89) - Whitney (1876) Il ridurre la lunghezza del movimento di queste transizioni, scemando l'apertura dei suoni aperti e la chiusura dei chiusi, è un'economia che gli organi dell'articolazione- naturalmente, senza averne coscienza- si trovano da sé coll'esperienza e da sé imparano ad attuarla. È la più general maniera di influenza assimilativa, esercitata vicendevolmente da consonante e vocale: ogni classe attrae l'altra a sé; le vocali diventano più consonantali, le consonanti più vocaliche. (p. 87) - Whitney (1876) Sopra questo tono apertissimo ['a'] varie modificazioni sono prodotte dallo strettirsi la cavità orale, in differenti punti e a differenti gradi. Le modificazioni meno spiccate che, pur alterando decisamente la qualità del tono, ne lasciano predominante l'elemento, la materia, danno origine ai suoni chiamati vocali. (p. 78) - Whitney (1876)
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