Lemma | verbo |
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Categoria grammaticale | N |
Lingua | italiano |
Sigla | Whitney (1876) |
Titolo | La vita e lo sviluppo del linguaggio |
Sinonimi | |
Rinvii | |
Traduzioni | |
Citazioni | […] la distinzione tra verbo e nome in queste lingue [scitiche] è molto meno originaria, fondamentale, ed accentuata, che da noi. Le forme verbalmente usate sono, piuttosto, poco più che nomi, usati predicativamente, con attaccativi elementi pronominali soggettivi o possessivi […] Ciò non vuol dire che queste lingue non abbiano un vero verbo; dappoichè a fare un verbo occorre solo che certe forme sieno messe apparte, e rigorosamente consacrate alla espressione della relazione predicativa. Ma vuol però dire che non è un verbo così spiccato e netto, anzi può giungere perfino a svanire […]. (p. 283) […] il sistema inflessionale del nome, e meno distintamente quello del verbo, raggiunsero una pienezza, che è andata d'allora in poi soggetta ad una graduale riduzione. Non che vi sia stata in generale una diminuzione di abilità ad esprimer distinzioni; ma egli è che si è ricorso sempre più a mezzi d'un'altra specie:ausiliari, parole formali in luogo di suffissi, cioè degli elementi formali aggiunti alle parole; i quali mezzi tutti noi siamo usi a chiamarli analitici, in contrapposto ai sintetici. (p. 256) […] l'inglese ha ridotto […] a niente l'accordo del verbo col soggetto […] le terminazioni erano gli stessi pronomi-soggetti, e la distinzione di persona e numero non era nel verbo che la necessaria compagnia e il necessario risultato della distinzione stessa nei pronomi e nei nomi. (p. 265) Un antico passo, forse il primo, importantissimo, compiuto dalla lingua per sollevarsi dai suoi alquanto oscuri primordi, fu quello per cui si compiè la separazione tra nome (sostantivo e aggettivo) e verbo. L'essenza di un verbo è che esso predica ed asserisce, e il fissare una distinta forma per indicare il predicamento non è cosa a che ogni lingua sia arrivata. (p. 245) La genesi del nome come parte del discorso, nelle sue due forme, sostantivo ed aggettivo, fu sottintesa in quella del verbo: quando una serie di forme diventò distintamente verbo, il resto fu lasciato come nome. Tutto quello che nell'indo-europeo vien da radici predicative è originariamente o verbo o nome, una forma o di coniugazione o di declinazione. (p. 249) La formazione di un verbo è nulla più che lo stabilirsi certe combinazioni di elementi in un uso esclusivamente predicativo, il supplire mentalmente una copula tra quei tali elementi e non tra altri. Questo si ebbe con l'aggiungere certi elementi pronominali all'elemento verbale […]. (p. 245) |