[…] è evidente in che senso solo vi può essere una scienza della morfologia, ossia degli adattamenti e riadattamenti dei segni articolati agli usi e cambiamenti del pensiero. In quanto vogliasi supposta l'esistenza di necessarie leggi dello sviluppo del significato, da rintracciarsi e da mettersi con esse e spiegare i fenomeni retti da esse, una scienza cosiffatta non è possibile; in quanto s'intenda classificare e disporre l'infinita varietà dei fatti reali, e rilevare in quali direzioni piuttostochè in altre il movimento abbia avuto luogo, la scienza ha un utilissimo lavoro a compiere. (p. 179)
- Whitney (1876), Pag.