Lemma | apprendimento del linguaggio |
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Categoria grammaticale | N |
Lingua | italiano |
Sigla | Whitney (1876) |
Titolo | La vita e lo sviluppo del linguaggio |
Sinonimi | |
Rinvii | |
Traduzioni | |
Citazioni | V'è […] una parte di violenza nell'apprendimento del linguaggio. Ma è una parte di cui chi lo apprende è affatto inconsapevole. Qual che sia il linguaggio che primo ei s'appropria, esso è per lui la via naturale e necessaria del pensare e del parlare; altra egli non ne concepisce possibile. (p. 26) Quando per la prima volta diam piglio ad un secondo linguaggio, non possiamo far a meno di tradurre i suoi segni in quelli che già conosciamo; le peculiarità della sua 'forma interiore', la non-identità e la incommensurabilità delle idee, quali esse le plasma ed aggruppa, con le idee della nostra favella nativa, dapprima ci sfuggono. Appena però acquistiamo familiarità con esso, appena i nostri concetti si adattano al suo schema ed operano direttamente attraverso esso, noi veniamo a vedere che i nostri pensieri sono gettati per esso in forme nuove, che la fraseologia sua è tutta sua e inconcertibile. Forse è qui che noi acquistiamo il più distinto senso della parte di violenza che v'è nell'apprendimento del linguaggio. (pp. 27-28) |