[…] questa struttura comune, che, nei suoi vari aspetti e gradi, è almeno generalmente caratteristica del linguaggio americano, dicesi polisintetica o incorporante. La sua spiccata tendenza è ad assorbire nel verbo l'altre parti della proposizione. Non il solo soggetto, come nell'indoeuropeo, entra in combinazione colla radice per far così la espressione predicativa, ma v'entrano anche gli oggetti, qual che sia il rapporto ch'essi indicano, e gli esponenti del tempo e del luogo e della maniera e del rado, e una falange di altri modificatori dell'azione verbale, di cui nessun'altra delle lingue a cui siamo avvezzi si occupa mai. (p. 313)
- Whitney (1876), Pag.