| Lemma | accidente |
|---|---|
| Categoria grammaticale | N |
| Lingua | italiano |
| Sigla | Martinet (1984) |
| Titolo | La considerazione funzionale del linguaggio |
| Sinonimi | |
| Rinvii | |
| Traduzioni | |
| Citazioni | Tradizionalmente la grammatica fa una netta distinzione fra due capitoli principali: da un lato c’è lo studio di quelle combinazioni di elementi significativi che possono implicare variazioni o accidenti formali ('naso', 'nasi', ma 'braccio', 'braccia'; 'temere', 'temetti', ma 'potere', 'potei', 'volere', 'volli') che generalmente si effettuano all’interno della parola; questo studio si chiama morfologia (in inglese spesso 'accidence'); dall’altro lato, c’è l’esame del modo in cui parole separate possono combinarsi in unità più vaste; esso si chiama sintassi. (pp. 130-131) Tradizionalmente la grammatica fa una netta distinzione fra due capitoli principali: da un lato c’è lo studio di quelle combinazioni di elementi significativi che possono implicare variazioni o accidenti formali ('naso', 'nasi', ma 'braccio', 'braccia'; 'temere', 'temetti', ma 'potere', 'potei', 'volere', 'volli') che generalmente si effettuano all’interno della parola; questo studio si chiama morfologia (in inglese spesso 'accidence'); dall’altro lato, c’è l’esame del modo in cui parole separate possono combinarsi in unità più vaste; esso si chiama sintassi. (p. 130-131) |