Lemma | participio |
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Categoria grammaticale | N |
Lingua | italiano |
Sigla | Lancelot - Arnauld (1969) |
Titolo | Grammatica e logica di Port-Royal |
Sinonimi | |
Rinvii | |
Traduzioni | |
Citazioni | […] i Participi significano anch'essi con tempo, in quanto ci sono participi del presente, del passato e del futuro, soprattutto in greco […] la ragione essenziale per la quale un Participio non è un verbo è ch'esso non significa l''affermazione': da ciò viene che esso non può costituire una proposizione, che è il proprio del verbo, se non con l'aggiunta d'un verbo, cioè restituendogli ciò che se ne è tolto col cambiare il verbo in participio. Infatti, perché 'Petrus vivit', Pietro vive, è una proposizione, e 'Petrus vivens', Pietro vivente, non lo è se non vi si aggiunge 'est', 'Petrus est vivens', Pietro è vivente, se non perché l'affermazione racchiusa in 'vivit' ne è stata tolta per formarne il participio 'vivens'? Da ciò appare chiaro che l'affermazione che si trova o non si trova in una parola è ciò che decide se essa è o non è verbo. (pp. 50-51) […] i participi sono nomi aggettivi [...]. (p. 51) […] quel che il participio ha in comune col Verbo è l'attributo e, inoltre, la designazione del tempo, in quanto ci sono participi del presente, del preterito e del futuro, principalmente in Greco. (p. 65) I Participi sono veri nomi aggettivi, e perciò non sarebbe opportuno parlarne qui, se non per via del nesso ch'essi hanno coi verbi. Questo nesso consiste […] nel fatto ch'essi significano la stessa cosa del verbo, salvo l'affermazione, che ad essi manca, e la designazione delle tre distinte persone, che si accompagna all'affermazione. Per questo, restituendo ad essi l'affermazione, si fa col Participio la stessa cosa che si fa col verbo. (pp. 64-65) […] nei participi si possono considerare due cose: anzitutto che essi sono veri nomi aggettivi, suscettibili di genere, di numero e di caso; e poi che, quando sono attivi hanno lo stesso regime del verbo […]. (p. 70) L'altro caso in cui il verbo 'estre' forma il preterito invece di 'avoir', si ha in alcuni verbi intransitivi, la cui azione cioè non passa fuori di colui che agisce [...] Perciò il participio si accorda, in questo caso, in genere e in numero col nominativo del verbo. (p. 74) […] è certo che i Participi sono veri nomi, e che tuttavia quelli dei verbi attivi significano azioni e quelli dei passivi passioni, non meno dei verbi stessi da cui essi vengono; e non c'è alcuna ragione di pretendere che 'fluens' non significhi una cosa che passa, allo stesso modo di 'fluit'. (p. 50) |