[...] le varianti sono correlati con reciproca sostituzione. (p. 80) - Hjelmslev (1968) [...] non solo le entità, ma anche le funzioni hanno varianti, sicché la distinzione fra varianti e invarianti è valida per i funtivi in generale. (p. 67) - Hjelmslev (1968) [...] per la registrazione delle invarianti e per la distinzione fra invarianti e varianti, è il fattore distintivo che bisogna considerare pertinente. (p. 70) - Hjelmslev (1968) Nella moderna scienza dell’espressione, che è orientata foneticamente, è abituale distinguere fra due tipi di varianti, le cosiddette varianti «libere», che si presentano indipendentemente dal contesto, e le cosiddette varianti «legate» o «condizionate» [...], che si presentano solo in certi contesti nella catena. (p. 88) - Hjelmslev (1968)
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