[...] arriviamo alla definizione formale di una ‘semiotica’ come una ‘gerarchia di cui qualunque componente consente un’ulteriore analisi in classi definite da selezione reciproca, in modo tale che qualunque di queste classi consente un’analisi in derivati definiti da mutazione reciproca’. (p. 114) - Hjelmslev (1968)