[...] dopo lo sviluppo della logistica nell’opera dei logici polacchi, si è preparati a riconoscere una semiotica il cui ‘piano del contenuto’ sia una semiotica: si tratta della cosiddetta metalingua (o piuttosto ‘metasemiotica’), cioè di una semiotica che tratta di una semiotica; e nella nostra terminologia questo deve significare una semiotica il cui contenuto è una semiotica; tale metasemiotica deve essere la linguistica stessa. (p. 128) - Hjelmslev (1968) [...] ogni metasemiotica, cioè […] ogni descrizione di una semiotica [...]. (p. 118) - Hjelmslev (1968) [...] ci sono […] semiotiche il cui piano dell’espressione è una semiotica, e semiotiche il cui piano del contenuto è una semiotica. Chiameremo [...] le seconde ‘metasemiotiche’. (p. 122) - Hjelmslev (1968) [...] definiamo [...] la ‘metasemiotica’ come una semiotica scientifica uno dei cui piani sia una semiotica (o i cui piani siano entrambi semiotiche). (p. 128) - Hjelmslev (1968)
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