Citazioni |
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[...] la linguistica può e deve affrontare l’analisi della forma linguistica senza prendere in considerazione la materia che alla forma può essere coordinata su tutti e due i piani. [...] alla linguistica si deve assegnare il compito specifico di descrivere la forma linguistica, per consentirne la proiezione sulle entità non linguistiche che, dal punto di vista del linguaggio, costituiscono la sostanza. La linguistica deve dunque vedere il proprio compito principale nell’edificazione di una scienza dell’espressione e di una scienza del contenuto su una base interna e funzionale […]. (p. 85) - Hjelmslev (1968) La linguistica deve cercare di cogliere la lingua, non come un conglomerato di fenomeni non linguistici (per esempio, fisici, fisiologici, psicologici, logici, sociologici), ma come una totalità autosufficiente, una struttura ‘sui generis’. Solo cosí si può imporre una trattazione scientifica al linguaggio in se stesso [...] Ciò che occorre è la costruzione di una teoria linguistica che scopra e formuli le premesse di tale linguistica, ne stabilisca i metodi e ne indichi le vie. L’opera presente espone i fondamenti di tale teoria. (p. 8) - Hjelmslev (1968) Tale linguistica, in quanto si distingue dalla linguistica tradizionale, sarebbe una linguistica la cui scienza dell’espressione non è una fonetica e la cui scienza del contenuto non è una semantica. Questa scienza sarebbe un’algebra della lingua, operante con entità non nominate, cioè con entità arbitrariamente nominate, senza designazione naturale, che riceverebbero una designazione motivata solo dall’essere poste a confronto con la sostanza. (pp. 85-86) - Hjelmslev (1968) Mentre la linguistica ha il compito di analizzare la forma linguistica, la materia dovrà necessariamente essere analizzata da altre scienze. (pp. 83-84) - Hjelmslev (1968)
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