Citazioni |
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L'inglese è […] di tutti i linguaggi della sua specie quello che più notevolmente dà prova di quel modo di cambiamento linguistico consistente nella perdita della distinzion formale grammaticale fatta con mezzi sintetici; non v'è nessun'altra lingua conosciuta, che dall'esserne stata così ricca sia giunta a tanta povertà; nessuna che abbia così quasi spogliate le sue sillabe radicali dell'apparato di suffissi ond'eran prima vestite e le abbia ridotte monosillabiche. (p. 134) - Whitney (1876) Abbiam già fatta all'ingrosso una classificazione di […] cambiamenti linguistici, fondata sul vario intento a cui essi prestan servigio: cioè, in cambiamenti intesi a dare espressioni nuove, per la designazione di concetti per lo innanzi non designati; e in cambiamenti tali da alterare meramente la forma dell'espressione antica: in altri termini, in aggiunzioni ed alterazioni. Nondimeno, si addirà meglio al nostro intento il fare una divisione più esterna dipendente dalla specie di cambiamento piuttostoché dall'obietto di questo […] Distinguiamo dunque: I. alterazione del vecchio materiale del linguaggio; cambiamento nelle parole che sono tuttora mantenute quanto alla sostanza dell'espressione; e questo di due specie o sottoclassi: 1° cambiamento della forma articolata; 2° cambiamento nel contenuto o significato; e le due cose occorrono […] o indipendentemente o in congiunzione. II. Perdite del vecchio materiale del linguaggio; sparizione di ciò che è stato in uso; ed anche questo di due specie: 1° perdita di intere parole; 2° perdita di forme e distinzioni grammaticali. III. Produzione di nuovo materiale; aggiunte che si fanno al vecchio tronco di un linguaggio per via di nuove parole o nuove forme; espansione esterna dei mezzi di espressione. Questa classificazione evidentemente non lascia fuori nulla; non vi può essere in alcun linguaggio cambiamento alcuno che non cada sotto l'una o l'altra delle tre classi qui poste. (pp. 51-55) - Whitney (1876)
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