Citazioni |
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[…] non v'è che la civiltà che possa formare una società estesa. Come attraverso i tempi storici la forza non meno che il grado della civiltà è stata in continuo crescere, finchè oramai è la forza predominante, e le razze incolte sussistono solo mercè la tolleranza delle civili […]. (p. 215) - Whitney (1876) […] gl'influssi delle barbarie e dell'incivilimento sono direttamente opposti l'uno all'altro in questo rispetto, sebbene non siano punto i soli influssi determinanti l'acceleramento o il ritardo dei processi di alterazione. Sono le forze predominanti della civiltà, che con una duplice azione hanno mantenuto i parlanti inglese d'America e d'Europa quasi concordi […] in primo luogo, cioè, col rendere la effettiva comunicazione tra loro più facile e stretta che non sia tra due tribù di gente rozza separata solo da poche miglia di montagna o di pianura, da una foresta o da una riviera, e col dar loro, per dir così, nella loro comune letteratura, come un gran massa di parlanti che comunicano di continuo con gl'Inglesi americani insieme e con gli europei; ed in secondo luogo, col raffrenare l'attività dei processi alterativi così che i risultati di questi abbiano tempo di arrivare alle due grandi parti della famiglia inglese e compenetrarle entrambe. (p. 203) - Whitney (1876)
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