Citazioni |
 |
[…] ogni dialetto resta suppergiù lo stesso, e la identità sua resta maggiore che l'alterazione, insino a che resiste l'identità della società parlante […] Questa, quindi, è la gran forza conservatrice nella storia del linguaggio; se forze perturbatrici e controperanti non venissero a frapporsi con gli influssi loro, ogni generazione della sua vital carriera parlerebbe come i suoi predecessori hanno fatto. (pp. 37-38) - Whitney (1876) Dopoché un certo stato di progresso nella espressione definita e stabilita si è raggiunto, le forze conservatrici, consistenti nelle abitudini linguistiche già acquisite, son troppo forti per essere sopraffatte, e la lingua continua sempre nel corso che fu determinato dalle generazioni precedenti. (p. 272) - Whitney (1876)
|