Citazioni |
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[…] una lingua è ciò che quei che la parlano la fanno: la sua struttura, qual ch'essa sia, rappresenta la loro capacità collettiva circa quel punto. La struttura della lingua è, non meno di ogni altra parte della civiltà, l'opera della razza; ogni generazione, ogni individuo ha fatta la sua parte nel coniarla. (p. 271) - Whitney (1876) […] il linguaggio è l'espressione del pensiero maturato ed esercitato, e il piccolo alunno entra nell'uso di esso tanto presto di quanto la capacità naturale e le circostanza favorevoli lo rendono atto in ciò. (p. 16) - Whitney (1876) Se il linguaggio fosse esso stesso un dono, una facoltà, una capacità, potrebbe essere considerato come soggetto di una donazione diretta; siccome invece è solo un risultato, un risultato storico, così asserire ch'esso sia saltato su bell'e fatto, assieme all'uomo, è asserire un miracolo […] la teorica della natura del linguaggio stabilita dalla linguistica toglie ogni fondamento alla dottrina dell'origine divina nel senso che questa si prendeva una volta. L'attitudine umana a cui la produzione del linguaggio è più direttamente dovuta è, come s'è visto, la capacità d'adattare in modo intelligente, e non per cieco istinto solamente, i mezzi alfine. Questa non è già una facoltà unica; anzi è una sintesi di molte facoltà, che si uniscono ed intrecciano. (p. 362) - Whitney (1876) Esso [linguaggio] non è una facoltà e un'attitudine; non è un immediato esercizio della facoltà pensante: è un mediato prodotto ed un istrumento. A taluni dotti, superficiali o pregiudicati, questo sembra un modo di vedere insoddisfacente; meschino, se occorre. Ma gli è che essi confondono insieme due ben diversi sensi della parola 'linguaggio'. (pp. 334-335) - Whitney (1876) L'attitudine umana a cui la produzione del linguaggio è più direttamente dovuta è […] la capacità d'adattare in modo intelligente, e non per cieco istinto solamente, i mezzi al fine. (p. 362) - Whitney (1876)
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