Citazioni |
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Quando per la prima volta diam di piglio ad un secondo linguaggio, non possiamo far a meno di tradurre i suoi segni in quelli che già conosciamo; le peculiarità della sua forma interiore, la non-identità e la incommensurabilità delle idee, quali esso le plasma e le aggruppa, con le idee della nostra favella nativa, dapprima ci sfuggono. Appena acquistiamo familiarità con esso, appena i nostri concetti si adattano al suo schema ed operano direttamente attraverso esso, noi veniamo a vedere che i nostri pensieri sono gettati per esso in forme nuove, che la fraseologia sua è tutta sua e inconvertibile. (pp. 27-28) - Whitney (1876) […] l'apprendimento di un secondo linguaggio è precisamente lo stesso processo dell'apprendimento di un primo linguaggio, o della propria "lingua materna" […] potendosi poi perfino giungere a sostituire, favorendolo le circostanze, il secondo linguaggio, nell'uso costante e spedito, e perdere la familiarità col suo predecessore o dimenticarlo addirittura. (pp. 28-29) - Whitney (1876)
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