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Il risultato più importante al quale è pervenuta la linguistica contemporanea è probabilmente la dichiarazione finale della legittimità in quanto disciplina completamente autonoma, con il proprio oggetto, i proprii scopi e proprii metodi. Mentre la «filologia» non aveva mai tagliato del tutto i vincoli che la legavano ai testi antichi e all’educazione classica, la «linguistica» definisce il suo contenuto come libero da qualsiasi dipendenza o servitù. Nei paesi dove gli studiosi distinguevano recisamente «filologia» da «linguistica», questa fu fino a Saussure e per molto tempo dopo la pubblicazione dei suoi 'Cours', in larga misura identificata con la grammatica comparata e quindi la differenza fra la situazione odierna e quelle precedente della «linguistica» è ancora più forte. Eppure questa autonomia di recente conquistata è frequentemente persa di vista, perché molti linguisti sono propensi a mettere l’accento meno sull’unità e sull’autosufficienza della loro disciplina, che sulle sue molteplici connessioni con altri rami di ricerca vecchi e nuovi, umanistici o scientifici, quali la psicologia, la logica, l’antropologia, la cibernetica e l’elettronica. Il che naturalmente dipende dal fatto che, nel mondo scientifico di oggi, pochi linguisti sono soltanto linguisti e nient’altro. (pp. 15-16) - Martinet (1984)
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