L’uso della lingua è un procedere molto complesso e astratto che è ben adattato a un certo grado di sofisticatezza, ma che, in molte circostanze comuni, può essere rimpiazzato economicamente da mezzi di comunicazione più diretti, quali il gestire, con le mani o con le spalle, oppure con la glottide. In quest’ultimo caso, se l’uso della lingua è concomitante, parliamo di intonazione. Il vantaggio di chiamare l’intonazione un «gestire» è che la si allontana subito alla periferia del campo della lingua. Ma naturalmente nessuno lo accetterà, salvo forse come una metafora, come i 'Lautgebärden' di una precedente generazione di psico-linguisti. Un gesto propriamente detto può essere accompagnato da rumore, uno schiocco di dita per esempio, ma non può essere puro rumore. Soltanto un convinto funzionalista può accettare l’idea che un rumore non è innanzi tutto un rumore. (pp. 50-51)
- Martinet (1984)