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Lemma  frequenza e costo 
Categoria grammaticale 
Lingua  italiano 
Opera  Martinet (1984) 
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Citazioni 

[…] dato che l’aumento di frequenza di una unità non è che un aumento del numero di volte in cui quest’unità è usata, qualunque uso di una unità linguistica contribuisce, anche se in modo impercettibile, a un aumento della sua frequenza. Questo comporta automaticamente un abbassamento del suo contributo all’infomazione e una tendenza a ridurre il costo, vale a dire la quantità di energia richiesta per impararla a memoria e riprodurla. È probabile che questa riduzione determini cambiamenti nell’aspetto fisico dell’unità. Tutto questo si potrà riassumere dicendo che, per quanto strano possa parere, una lingua cambia perché la si usa. La gente di regola non è conscia di nessun cambiamento che avviene nella propria lingua. (p. 189)
- Martinet (1984)

Ma se il rapporto fra frequenza e costo fosse dello stesso tipo di quello fra frequenza e informazione, potremmo affermare che, per una frequenza, una parola dovrebbe avere 'n' fonemi, nè più nè meno, e che una parola di 'n' fonemi dovrebbe definitivamente appartenere a una data gamma di frequenza. Le cose naturalmente non stanno così; 'impossibile', con le sue cinque sillabe e undici fonemi è molto più frequente di 'puma', con due sillabe e quattro fonemi. (p. 200)
- Martinet (1984)

L’ipotesi che la frequenza può modificare il costo, vale a dire esercitare un’influenza sulla forma delle unità, sia dei fonemi che dei monemi, suggerì che questo era perlomeno uno dei canali attraverso i quali i bisogni comunicativi possono agire sull’economia dei modelli fonematici. (p. 219)
- Martinet (1984)

 
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