Citazioni |
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Si può essere tentati, a questo punto, di indulgere ad un paragone e dire che la descrizione formalistica è alla lingua quello che la proiezione geografica è alla forma reale dei continenti, nel senso che il centro della carta è abbastanza accurato, ma i margini sono distorti, talvolta tanto da rendere la realtà irriconoscibile. Ma questo paragone darebbe un’immagine troppo lusinghiera dei risultati della linguistica formalista. Quello che realmente succede, in troppi casi, è che l’inclusione dei fatti marginali deforma l’intera descrizione in loro favore, a spese di quello che è, linguisticamente, realmente vitale, così come il carattere basilare non-distintivo della «e muta» francese non è neppure mai nominato, perché tutto è incentrato attorno ai casi eccezionali in cui la «e muta» assume una funzione distintiva. (p. 39) - Martinet (1984)
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