Si chiama Parola ciò che si pronuncia a parte, e si scrive a parte. Ci sono parole di una sillaba [...] che si dicono monosillabi; e di più sillabe [...] che si dicono polisillabi. (p. 9) - Lancelot - Arnauld (1969) […] possiamo definire le parole come suoni distinti ed articolati, dei quali gli uomini han fatto i segni per significare i propri pensieri. (p. 15) - Lancelot - Arnauld (1969) […] occorre anche che la più generale distinzione tra le parole sia quella tra parole che significano gli oggetti dei pensieri, e parole che significano la forma ed il modo dei nostri pensieri, benché spesso esse non la significhino sola, ma con l'oggetto [...]. (p. 16) - Lancelot - Arnauld (1969) Le parole del primo tipo [che significano gli oggetti del pensiero] sono quelli che diciamo 'nomi', 'articoli', 'pronomi', 'participi', 'preposizioni', ed 'avverbi'; quelle del secondo [che significano la forma ed il modo dei nostri pensieri] sono i 'verbi', le 'congiunzioni' e le 'interiezioni', che sono tutti tratti per conseguenza necessaria dal modo naturale in cui esprimiamo i nostri pensieri […]. (p. 17) - Lancelot - Arnauld (1969) […] quelle [parole] che significano le sostanze sono state dette 'nomi sostantivi', e quelle che significano gli accidenti, indicando il soggetto al quale quegli accidenti convengono, 'nomi aggettivi'. (p. 17) - Lancelot - Arnauld (1969)
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