Citazioni |
 |
[…] gli uomini hanno dapprima considerato se stessi, ed avendo osservato tra loro una differenza estremamente notevole, che è quella tra i sessi, hanno ritenuto opportuno far variare anche i nomi aggettivi, assegnando ad essi terminazioni diverse secondo ch'essi si applichino agli uomini o alle donne […] E a ciò hanno dato il nome di 'genere maschile' e 'genere femminile'. Ma è stato necessario che questo fenomeno si estendesse. Infatti, dato che quegli stessi aggettivi potevano essere attribuiti ad altri oltre che a uomini o a donne, è stato necessario dar loro l'una o l'altra delle terminazioni inventate per gli uomini e per le donne. Da ciò è venuto che, in rapporto agli uomini ed alle donne, si sono distinti tutti gli altri nomi sostantivi, in maschili e femminili [...] Altre volte ciò è accaduto per puro capriccio, e per un uso senza ragione, il che fa sì che i generi varino da una lingua all'altra ed anche nelle parole che una lingua ha tratto in prestito da un'altra [...] Talvolta, il genere è cambiato in una stessa lingua attraverso il tempo [...]
Questa variazione d'uso ha fatto sì anche che una stessa parola, che alcuni ponevano in un genere, altri nell'altro, sia rimasta dubbia [...]. (pp. 21-22) - Lancelot - Arnauld (1969)
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