Citazioni |
 |
In questi ultimi tempi, sulle orme del de Saussure [...] si è venuta affermando negli studi linguistici la tendenza a considerare come scienza riassuntiva di tutte le indagini particolari una «linguistica generale», la quale avrebbe il compito di formulare in leggi le modalità con cui si possono svolgere i fatti linguistici [...] Fondamento di essa sono [...] le dottrine sociologiche che tennero il campo nell’ultimo quarto del secolo scorso. Secondo noi la linguistica generale come scienza urta contro le stesse gravi difficoltà contro cui urterebbero una scienza generale dell’arte o una scienza generale della religione che non fossero di ordine puramente filosofico, e il parlare di leggi linguistiche generali è lo stesso che parlare di leggi generali nel dominio dell’arte o della religione. Se noi troviamo che presso vari popoli la lingua presenta in una fase più antica un fenomeno A e in una fase più moderna un fenomeno B, non abbiamo nessun diritto di concludere che vi sia fra i due fatti un nesso causale di ordine generale; giacché la sua causa non è questo puro e semplice rapporto di sequenza, ma è l’attività individuale che ha determinato l’innovazione. Questa attività non può essere altrimenti considerata che sotto l’aspetto storico nei suoi risultati, o sotto l’aspetto filosofico nella sua intrinseca natura. Una filosofia del linguaggio, che studi in essa quanto non è riducibile a storia, non può essere che la teoria dell’espressione, cioè estetica. - Pagliaro (1930), a pag.178 Avremo modo di vedere come […] non sia giustificata una linguistica generale che non sia linguistica storica. - Pagliaro (1930), a pag.87 Come scienza a sé che viva dei suoi compiti e dei suoi metodi la linguistica generale, com’è intesa dalla scuola francese, non ha dato notevoli risultati e si dubita che possa darne. Quel tanto di buono che essa ha dato [...] è pura linguistica storica; e che così debba essere s’intende agevolmente perché essa non può non riferirsi a forme di espressione storicamente determinate […] In altre parole, la linguistica generale non può essere altro che linguistica storica, una maniera più attenta e se si vuole psicologicamente più scaltrita di guardare il fatto linguistico. - Pagliaro (1930), a pag.179
|